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Territorio

Oasi del Quadrone

Oasi del QuadroneNel comune di Medicina, nella frazione Buda, è conservato un piccolo tesoro naturalistico: si tratta del Quadrone, incantevole Oasi di Protezione della Fauna selvatica, fortunatamente istituzionalizzata dalla Provincia di Bologna nel 1985 grazie al finanziamento regionale e alla disponibilità della Cooperativa LA.C.ME, proprietaria dei terreni, che ha permesso la realizzazione di un centro visite, di strutture di osservazione e di un itinerario attrezzato.

Fin dall'antichità questo territorio si presentava come un'immensa palude che si estendeva quasi senza interruzione da Bologna a Ravenna, alimentata da torrenti spesso soggetti a rotte imponenti. Se dal 1700 si avvia una prima sistemazione idraulica con lo scavo del Canale Garda Menata e la deviazione del Canale di Medicina, è dal 1900 che si assiste ai cambiamenti più radicali: le valli e le risaie ottenute in seguito alle bonifiche effettuate, e gran parte del bosco igrofilo, lasciano il posto a monocolture e terreni seminativi.

A testimonianza dell'antico paesaggio restano solo i 270 ettari dell'Oasi del Quadrone caratterizzati, oltre che coltivazioni a basso impatto, da una zona umida con una valle, un bosco igrofilo, un prato umido e una zona a boschetto.

Questo sito, indicato nel Piano Territoriale Paesistico Regionale come una zona di particolare interesse paesaggistico-ambientale, nonché di interesse storico testimoniale, è inoltre identificato come Sito di Interesse Comunitario (SIC) secondo la Direttiva Europea Habitat e come Zona di Protezione Speciale (ZPS) secondo la Direttiva Europea Uccelli.
Questo fa dell'area, luogo di rifugio per svariate specie di animali e vegetali, un'importante nodo della Rete Natura 2000 (la rete ecologica europea che ha come finalità di preservare la biodiversità per contribuire ad elevare la qualità della vita attraverso uno sviluppo sostenibile).
Già Cassa di Espansione, realizzata dal Consorzio della Bonifica Renana, l'Oasi riveste un ruolo essenziale per il territorio contribuendo a mitigare il rischio idrogeologico-alluvionale potendo accogliere, in caso di necessità, le acque in esubero presenti nei torrenti e nei canali di scolo.

All'interno dell'Oasi è stato realizzato un itinerario che, partendo dal Centro visite, permette di osservare i diversi ambienti e relativa flora e fauna. Dai capanni in legno i visitatori possono praticare il birdwatching e varie tabelle descrittive raccontano la storia del luogo e offrono informazioni sulle diverse specie animali e vegetali osservabili.

Le peculiarità del luogo e le favorevoli condizioni ambientali rendono l'Oasi un'area particolarmente adatta per l'educazione ambientale. Per questo dal 2003 la Cooperativa agricola LA.C.ME. è divenuta Fattoria Didattica e, grazie alla collaborazione di Provincia di Bologna e Comune di Medicina, ospita, per tutto l'anno scolastico, visite guidate e laboratori per le scolaresche nelle sale attrezzate del suo centro visite.

Oasi del QuadroneFLORA

Le acque dell'Oasi ospitano una ricca flora di idrofite ed elofite.

Le piante IDROFITE, ossia che vivono a stretto contatto con l'acqua, si possono osservare galleggianti sulla superficie o totalmente sommerse da essa.
Tra queste sono presenti la minuscola lenticchia d'acqua, il ceratofillo comune (specialmente nei fossi), la mestolaccia comune e la sagittaria, ora praticamente scomparsa ovunque, tanto da essere inclusa nell'elenco delle 15 piante più rare d'Italia.
Singolare è l'utricolaria, una pianta carnivora dai fiori gialli le cui radici fluttuanti possiedono delle vescicole in cui inglobano minuscoli invertebrati, e le ninfee, benchè la loro fioritura primaverile sia sempre più rara.

Per quanto riguarda, invece, le piante ELOFITE, esse vivono parzialmente emerse dalle acque basse. Tra queste domina la canna palustre che occupa ampi segmenti dell'Oasi. Ai margini e lungo i canali si possono osservare i fiori ed i frutti del coltellaccio maggiore e i fusti dei giunchi.
Sempre in primavera, poi, l'Oasi si colora delle preziose fioriture del bianco campanellino estivo, anch'esso inserito nell'elenco della flora regionale protetta, mentre lungo i canali risaltano i vistosi fiori gialli del giglio acquatico.

Il prato umido è una particolare zona caratterizzata dalla presenza di uno strato d'acqua che varia da qualche millimetro a pochi centimetri: dove nel passato esisteva un'area allagata, grazie al processo di interramento al quale sono soggette le zone umide, sorge ora il bosco IGROFILO. E' costituito principalmente da salici bianchi dalle notevoli dimensioni e, in misura minore, da pioppi neri e ciliegi. Tra gli arbusti è frequente il sambuco nero, mentre nel sottobosco proliferano gli equiseti e i larici. Il boschetto di nuovo impianto è stato realizzato mettendo a dimora 20000 piantine di specie autoctone, come il salice bianco, il pioppo nero e bainco, l'olmo, l'acero.

Oasi del QuadroneFAUNA

Il Quadrone, essendo zona acquitrinosa mai prosciugata nei secoli, crea un importante biotopo che ospita svariate specie animali. 
Tra le specie nidificanti l'Oasi annovera folaga, svasso maggiore, germano reale, martin pescatore e anche alcune rarità, come il tarabuso e l'airone rosso.
Regolarmente presenti, anche al di fuori del periodo riproduttivo, sono il gabbiano comune e quello reale, le allodole, le gazze e l'airone cenerino.
Una presenza peculiare dell'Oasi è il mignattino piombato, un agile laride dal becco rosso che si nutre di piccoli pesci o invertebrati acquatici e che nidifica fra le ninfee durante il mese di giugno, ma da alcuni anni non è più possibile osservarne la nidificazione. Oggi il mignattino piombato visita il Quadrone solo per alimentarsi. 
All'inizio del 2017 sono inoltre stati avvistati diversi esemplari di Ibis, l'uccello sacro ai Faraoni, specie tipica dell'Africa sub sahariana.

Il boschetto offre le condizioni ottimali per la riproduzione di specie che costituiscono nidi e tane al suolo come fagiano, quaglia e allodola ma anche lepre e riccio.
Tale ambiente costituisce un valido rifugio e sito di alimentazione per molti passeriformi, rapaci diurni e notturni. Nel prato umido trovano alimento in particolar modo i limicoli, uccelli acquatici che si nutrono immergendo nel fango il loro lungo becco riuscendo a catturare molluschi e altri invertebrati.

L'Oasi del Quadrone è sede di attività di inanellamento per lo studio dei passeriformi di palude. Gli uccelli vengono infatti catturati con reti apposite, identificati, e infine inanellati, per poi venir rilasciati una volta rilevate le misure biometriche. L'anello, che porta una sigla che permette di risalire al luogo e al giorno di cattura, è essenziale per il riconoscimento dell'animale, e i dati che emergono da queste attività sono fondamentali per lo studio sulle strategie migratorie delle varie popolazioni, e quindi per la tutela delle popolazioni stesse.

All'interno di un ecosistema complesso come quello del Quadrone vivono anche specie meno spettacolari, a partire dai microorganismi fino ad arrivare a varie specie di insetti come gli scorpioni d'acqua, i gerridi e il ditisco marginato, un grande coleottero in grado di catturare anche piccoli pesci.
Nelle acque tranquille fra i canneti depone le sue uova la rana verde, mentre sugli argini è possibile scorgere il capo fuori dall'acqua della biscia dal collare o la testuggine palustre.

Tra i mammiferi ricordiamo oltre alla lepre, le arvicole, i toporagni, la volpe e la donnola.

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